Una Comunità residenziale
Casa Satta è una Comunità di tipo residenziale, che accoglie un gruppo femminile di convivenza: 8 persone al massimo, affette da disagio mentale e patologie di tipo psichiatrico di media intensità terapeutica, “inserite” dal Dipartimento di Salute Mentale della ASSL di provenienza.
La struttura, autorizzata all’apertura e al funzionamento dalla Regione Autonoma della Sardegna (Determinazione 1315 del 30/12/2010) è gestita dalla cooperativa sociale Progetto Uomo, che eroga servizi socio-sanitari attraverso percorsi terapeutici personalizzati rivolti alla promozione della salute mentale e all’attivazione di percorsi abilitativi e di inclusione, orientati ad abilità di tipo sociale, emotivo, relazionale e lavorativo.
La Recovery
«Ristabilire un nuovo e valido senso di integrità, riconoscendosi l’aspirazione di vivere, lavorare, di amare e contribuire alla vita sociale… l’abbandono del ruolo di paziente psichiatrico e la riappropriazione del senso di persona/cittadino e di ruoli consoni rappresentano il fulcro del processo di recovery»
(Paola Carozza)
Tradotto come “ripresa” o “recupero”, il concetto di recovery è qui inteso come un processo che porta la persona a instaurare comportamenti e relazioni significative, nonché una vita soddisfacente e “produttiva” nonostante – e oltre – la disabilità e le limitazioni della malattia mentale.
Talvolta ignorato dai servizi psichiatrici e lontano dal significato di “guarigione”, che rimanda a un modello medico e clinico di malattia, tale concetto è sempre più ricercato dagli utenti e dai loro familiari, interessati all’autodeterminazione, alla crescita personale e all’aumento del cosiddetto funzionamento sociale e lavorativo, nonché al superamento di preconcetti culturali ancora radicati.
Per questo, la metodologia di Casa Satta è centrata sulla relazione con gli operatori, con le risorse familiari e sociali presenti nel territorio, sul supporto nei luoghi di vita, lavoro e studio della persona.
Come Funziona
L’ingresso in Casa Satta viene deciso dal Dipartimento di Salute Mentale della ASSL, che stila un Progetto Terapeutico-Riabilitativo Personalizzato (PTRP) condiviso con l’utente e con l’équipe di Progetto Uomo, responsabile della sua attuazione.
È proprio lo strumento del PTRP a concepire l’intervento in funzione della persona-utente, delle sue risorse e dei suoi bisogni, privilegiando il raggiungimento dell’autonomia personale nell’amministrazione della casa, nelle relazioni sociali, nel tempo libero e nella ricerca di un lavoro.
Il servizio offerto da Casa Satta è di tipo socio-riabilitativo, integrativo rispetto alle cure familiari e di sostegno nella gestione degli aspetti quotidiani della vita, basato sui seguenti aspetti:
- progetto personalizzato (PTRP) incentrato su abitare – socialità – lavoro;
- riabilitazione orientata alla recovery (paradigma della guarigione versus paradigma della stabilizzazione);
- formazione e aggiornamento del personale sulle principali tecniche riabilitative.
Le principali fasi del percorso:
- conoscenza della persona e delle sue risorse per l’avvio di un rapporto di partnership con l’utente e la sua famiglia;
- definizione dell’obiettivo riabilitativo;
- valutazione funzionale (abilità presenti e da potenziare);
- stesura di un Progetto individualizzato;
- azioni riabilitative (comprensive degli interventi individuali e di gruppo), volte a contrastare le disfunzioni che si manifestano nelle principali aree di vita della persona (cura del sé, autonomia abitativa, lavoro, famiglia, vita sociale e ricreativa);
- verifica ed eventuale rimodulazione dello stesso.
Le ospiti devono aver raggiunto la maggiore età ed essere in condizioni che, a seguito dell’intervento, permettano il rientro in abitazione autonoma o in famiglia e in assenza di acuzie tali da rendere troppo problematica la vita di comunità o da richiedere attività terapeutico- riabilitative di tipo sanitario, curate invece direttamente dalla ASSL.
La Formazione degli operatori
Le competenze professionali degli operatori contribuiscono in maniera significativa a determinare gli esiti del percorso riabilitativo degli utenti. Per questo, già dall’avvio del servizio, sono stati realizzati interventi formativi finalizzati ad approfondire le più innovative pratiche di intervento, gli approcci psico-sociali, la lotta all’esclusione sociale e allo stigma. Oggi l’équipe sta sviluppando e adottando metodi e strumenti basati su tecniche scientificamente accreditate, per rendere più efficaci i supporti da fornire alle utenti, supportare gli operatori e monitorare gli esiti dei percorsi e dei trattamenti riabilitativi.
La Storia di Maria
«Una storia di disturbo mentale, ma anche una storia pregressa di lavoro in fabbrica per circa dieci anni e di tentativi falliti di riavere un’autonomia personale e familiare ricercata anche attraverso gesti estremi e dimostrativi.
In Casa Satta Maria trova la volontà di riprovarci, con un’esperienza lavorativa protetta in una piccola fabbrica di dolciumi. Attraverso il lavoro Maria ritrova motivazione anche per la socialità: nuovi incontri e nuove attività sociali, ma soprattutto la volontà di iniziare un percorso di vita autonoma, nonostante le iniziali, forti resistenze della famiglia.
Ora, dopo le dimissioni, vive da sola in un appartamento e progetta di stabilirsi a Nuoro in via definitiva.»
(Rosy Guiso, presidente Progetto Uomo)